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Ater di Venezia: anche un grande murale per la riqualificazione di Sacca Fisola

Venezia, 13 maggio 2021  –  L’ “arte di strada” come mezzo per rivalutare l’immobile e la persona, il contenitore e il contenuto. Il murale come specchio e interfaccia tra il dentro e il fuori, tra l’edificio e i suoi abitanti e lo spazio visibile circostante.

L’Ater di Venezia cerca di interpretare il proprio ruolo non solo di servizio alla residenza ma anche di valorizzazione dell’ambiente promuovendo la realizzazione di un grande murale su un edificio di quattordici alloggi in calle Boseghe, a Sacca Fisola, in fase di ristrutturazione.

Il murale, la cui realizzazione è iniziata il 13 maggio, prenderà l’intera facciata “di testa” e le due contigue. Sarà visibile dall’area comune di prossimità ma anche da veneziani e turisti in battello sul canale della Giudecca o a passeggio a San Basilio, dando così al quartiere una nuova connotazione identitaria. L’iniziativa perciò si intitola “Non isoliamo l’arte” e il tema, secondo la finalità sociale e architettonica dell’Ater, “Il valore della casa”.

Un tema rappresentato con un effetto prospettico che “scarta” l’involucro del palazzo per scoprirne uno nuovo sottostante. Idea frutto del dialogo tra i tecnici dell’Ater e Alessandro Ferri, in arte Dado, autore e teorico del writing, o graffitismo, con opere in varie città e musei italiani e stranieri.

Il progetto, approvato dalla Soprintendenza alle Belle arti, dal Comune di Venezia e dal Consiglio di amministrazione dell’Ater, si allaccia idealmente all’esperienza della Fondazione Bevilacqua La Masa che nel 1982 promosse e realizzò una rassegna di “muri dipinti” in alcuni quartieri di Venezia, tra cui Sacca Fisola, e della terraferma.

L’opera rifinisce i lavori, già quasi completati, di riqualificazione energetica e antisismica del palazzo, finanziati con i proventi delle vendite effettuate negli anni scorsi, con incentivi pubblici (il cosiddetto “conto termico”) e con fondi Ater. Entro fine giugno l’edificio avrà nuovi intonaci con un “cappotto” spesso quattordici centimetri, il tetto coibentato, i pavimenti delle terrazze comuni rifatti e nuovi serramenti ad alto isolamento termico-acustico, per garantire agli inquilini maggior benessere e risparmio nelle bollette.

“Prosegue così – dice il presidente f.f. dell’Ater di Venezia Fabio Nordio – l’impegno dell’Azienda per la riqualificazione del patrimonio abitativo e per la valorizzazione dell’isola della Giudecca, che vede edifici di edilizia residenziale pubblica firmati da architetti di fama internazionale, ristrutturazioni importanti, presenze significative in occasione di manifestazioni culturali”.

Il murale non grava sul bilancio dell’Ater ma è realizzato grazie al sostegno all’artista di alcuni collezionisti e alla partecipazione progettuale della ditta Venpa Spa di Dolo.

 

(Le immagini sono disponibili in alta definizione su richiesta a comunicazione@atervenezia.it)

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